Anche gli ebrei israeliani di origini afroamericane piangono Whitney Houston

AttualitàAnche gli ebrei israeliani di origini afroamericane piangono Whitney Houston

di Alessandra Boga

La comunità israeliana nera di Dimona si aggiunge al resto del mondo per piangere la straordinaria cantante Whitney Houston, trovata morta la settimana scorsa e della quale sabato scorso, 18 febbraio, si sono celebrati i funerali. Memorabile la visita di Whitney proprio a Dimona nel 2003.

Era considerata una “figlia spirituale” di Ben Ammi Ben-Israel, il leader del gruppo di 2.500 persone arrivate in Israele da Chicago nel 1969. Ben-Israel ne ha parlato in un canale tv all’indomani della morte della cantante.

Non meno affettuosa la dichiarazione di Yaffa Bat-Israel, la portavoce del gruppo: “La Houston era innamorata di Israele. Ha deciso simbolicamente di aderire alla nostra comunità e si supponeva che avrebbe visitato di nuovo Israele quest’anno per lavorare con noi ad un video-clip da girare attraverso il Paese”.

Ben-Israel ha affermato che Whitney Houston era “una sorta di orgoglio per la comunità” ed egli stesso l’aveva invitata di recente a tornare nello Stato ebraico, per “aiutarla a superare il suo problema” con l’alcol e la droga, che poi l’hanno uccisa.

Adiv Ben-Israel, preside della scuola di Dimona, ha definito la cantante afroamericana “una sorella” e ha dichiarato che la comunità era “una famiglia per lei”.

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