Israele al prossimo Festival di Cannes

CinemaIsraele al prossimo Festival di Cannes

di Alessandra Boga

L’iniziativa per la kermesse cinematografica internazionale che tornerà il prossimo maggio, è stata portata avanti dal ministro israeliano della Cultura e dello Sport, Miri Regev (foto). Negli ultimi anni, il cinema è stato uno dei migliori ambasciatori di Israele all’estero, con film che hanno ottenuto premi e riconoscimenti, ed il ministro Regev ha voluto portare “Israele a Cannes”, proponendo la cosa al sindaco David Lisnard, che ha approvato la proposta. Lo stand di Israele porterà anche alla futura cooperazione per co-produzioni con registi stranieri, tra le scuole di cinema, sarà luogo di incontro per i registi, e una vetrina per le riprese delle location in Israele. Tra gli eventi organizzati a Cannes, anche un galà con una delegazione di ministri israeliani e francesi a cui è prevista anche la partecipazione del ministro Miri Regev, (nella foto) che ha stanziato un budget di un milione di shekel (nuovi sicli israeliani equivalenti a 256,500 $) per allestire lo spazio espositivo e ha pubblicato un bando di gara per i produttori espositivi professionali interessati alla gestione del progetto.

L’artista e curatore Rafi Barbavai è stato nominato direttore artistico dell’iniziativa e si stanno prendendo in considerazione possibilità di cooperazione con scuole cinematografiche e di arte.

Sarà una fonte di grande orgoglio ed entusiasmo vedere la bandiera israeliana sventolare per la prima volta al padiglione internazionale a Cannes, l’evento cinematografico più importante del mondo”, ha affermato il ministro della Cultura e dello Sport.

Il fatto che lo stand israeliano affianchi quelli dei giganti mondiali dell’industria cinematografica, è una notizia eccitante per l’industria cinematografica israeliana e per il Paese intero”, ha aggiunto. “Aprire uno stand israeliano a Cannes è prova della crescita del successo del film israeliano, che è diventato un giocatore chiave in importanti festival mondiali. Insisto affinché Israele riceva il posto e il rispetto che il suo modo di fare film merita nel mondo per il suo successo”.

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