Per Hamas cercare sostegno su Twitter si rivela un boomerang (sarcastico)

CuriositàPer Hamas cercare sostegno su Twitter si rivela un boomerang (sarcastico)

di Alessandra Boga

Venerdì scorso Hamas ha lanciato una campagna propagandistica su Twitter della durata di cinque giorni per fare proseliti in Occidente, in Europa: “L’obiettivo principale è quello di mandare un messaggio al pubblico europeo - ha dichiarato alla stampa Taher al-Nunu, responsabile delle relazioni con i media del gruppo palestinese:“Hamas non è un movimento terroristico, bensì un movimento nazionalista di liberazione”. Allora con l’hashtag #AskHamas (Chiedilo a Hamas), il Movimento esortava “conciliante” gli utenti europei di Twitter a rivolgergli delle domande. Ciò anche sull’onda della sentenza del tribunale Ue che lo scorso 17 dicembre aveva tolto Hamas dalla lista delle organizzazioni terroristiche “per motivi procedurali”.

Peccato per Hamas che l’unico risultato ottenuto da questa campagna sia stato il sarcasmo degli stessi utenti europei di Twitter che si proponeva di “conquistare”. In particolare gli utenti del social network, approfittando dell'hashtag #AskHamas hanno proposto una serie di domande "scomode" e "provocatorie" all’organizzazione terroristica. Domande come “Con quali criteri Hamas sceglie i palestinesi da sacrificare come scudi umani? Dovendo scegliere, è meglio nascondere i razzi in un reparto di radioterapia e di pediatria?”; “Il vostro impavido comandante milionario Khaled Mashaal continua a esortare i vostri figli al martirio dal suo hotel a 5 stelle in Qatar?”; “Per quando è fissata la manifestazione gay pride di quest’anno a Gaza?”; “Perché chiamate la terra santa ‘Palestina’, una parola greco-romana mai menzionata nel Corano?”; “Ismail Haniyeh, se smettiamo di finanziare gli ospedali israeliani dove manderai i tuoi famigliari a farsi curare?”; “Se un albero cade nella foresta e non c’è nessuno a sentirlo cadere, è comunque colpa di Israele?”; “In che scuola dell’Onu a Gaza devo mandare mia figlia se non voglio che inciampi sulle armi immagazzinate?”; “Dobbiamo smetterla di attaccarvi su Twitter o volete negoziare un cessate il fuoco con l’Egitto?”; “Questo hashtag sembra essere stata proprio una brutta idea. Siamo sicuri che quello che l’ha ideata non sia del Mossad? Giustizierete in pubblico anche lui?”. E via di seguito. Tali quesiti non hanno ottenuto risposta.

 

0 commenti 

Inserisci un commento 

*Per inserire un commento devi specificare il tuo nome e cognome ed il testo del commento.
Non e' possibile inserire link a siti web o indirizzi e-mail. Qualsiasi tag HTML verra' rimosso dal sistema. Qualsiasi termine ritenuto non adatto rendera' impossibile l'invio del commento.