CuriositàTassi di natalità tra la popolazione ebraica e araba in Israele
di Alessandra Boga
Quante volte abbiamo sentito la minaccia dell’integralista di turno e diversi analisti che intendevano dare l’allarme, sul fatto che l’islam ci conquisterà non tanto con il jihad armato, ma attraverso le pance delle donne? Questo problema è sentito anche da Israele, sempre (anche di recente) sotto il tiro del terrorismo arabo.
Tuttavia, uno studio reso noto dall’ente con sede a Washington Population Reference Bureau (PRB) nel giugno di quest’anno, ha rivelato che attualmente si sta avendo una controtendenza nello Stato di Gerusalemme: la popolazione araba sta diminuendo, mentre starebbe aumentando quella ebraica.
Parlando di percentuali, infatti, il 72% delle donne palestinesi, sposate tra i 15 e i 49 anni, preferisco evitare la gravidanza, e in generale “un crescente numero di donne stanno usando la contraccezione, dato che i piani di controllo delle nascite si sono diffusi nella regione araba”.
Lo stessa scelta delle donne palestinesi è compiuta dal 78% delle donne marocchine, dal 71% delle donne giordane, dal 69% delle donne egiziane libiche, dal 68 % delle donne siriane (per il resto ci pensa la guerra, a decimare la popolazione nel Paese), e dal 61% delle donne irachene e yemenite.
Perciò la popolazione araba è davvero in declino.
Fra gli ebrei di Israele, al contrario, una donna arriva in media a tre figli: la popolazione è in aumento e ciò sta incidendo positivamente anche sull’economia e sulla sicurezza nazionale del Paese. Secondo quanto rivelato dal PRB, in Israele vi è il doppio delle nascite rispetto a quanto accadeva per esempio nel 1969.
La ricerca è stata effettuata dal Dott. Nicholas Eberstadt, il principale demografo all’American Enterprise Institute di Washington, e dallo studioso pakistano Apoorva Shah del Hoover Institute all’interno del Stanford University in California. E in pratica mostra che il “jihad della fertilità” sta appunto perdendo contro Israele..
1 commento
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da luigi russo
"vivi nel tuo sangue ,e cresci come l'erba dei campi"ezechiele.
ciao alessandra e un po che non scrivi sull'occidentale,il medioriente e in fermento ,molti scrittori giornalisti e affini,si dilungano in analisi mirate a un luogo o una etnia,perche non provi a fare una analisi globale e temporale degli avvenimenti,molti conflitti antichi ritornano a galla, i popoli tornano a dividersi in etnie altro che globalizzazione.
ciao luigi
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