Un nuovo museo dedicato alle donne israeliane

CuriositàUn nuovo museo dedicato alle donne israeliane

di Alessandra Boga

Erano decenni che la femminista, produttrice tv, storica e scrittrice israeliana Yael Nitzan aveva in mente questo progetto ed ora finalmente sta per coronare il suo sogno: grazie alla donazione del Comune di Haifa di un palazzo di 200 anni appartenuto ad uno sceicco, potrà fondare un museo per celebrare la “Donna Israeliana”. Il primo dedicato a lei tra tutti i numerosissimi musei del Paese.

Yael Nitzan ha già lanciato l’idea di musei analoghi in Danimarca e a New York, e condotto una mostra itinerante sulle donne innovatrici negli Stati Uniti. Ora potrà crearne uno su questo tema anche in patria, con 6 milioni di $ raccolti per sistemare il vecchio palazzo che lo ospiterà e raccontare le numerose storie di donne che hanno contribuito a fondare e a rendere grande Israele, lavorando nel campo sociale, agricolo e dell’imprenditoria. A cominciare dal celeberrimo primo ministro Golda Meir. Inviata in America da Ben Gurion, ella radunò un piccolo gruppo di donne in ogni città per raccogliere fondi. “Perciò in pratica le donne hanno fondato Israele”, ha dichiarato Yael Nitzan.

Inoltre 4.000 circa servirono nella Brigata Ebraica dell’esercito britannico: tra loro Sonia Peres, la defunta moglie del presidente israeliano Shimon Peres. In seguito cinque donne appartenenti a questi corpi fondarono la divisione femminile dell’esercito israeliano (IDF), di cui la stessa Yael Nitzan è stata capitano.

Degna di menzione è anche Hannah Maisel (1883- 1972), dottoressa in agricoltura, che si recò nell'allora “Palestina” dall’Europa per istituire fattorie e scuole agrarie per donne tra il 1911 e il 1926, attraverso donazioni da parte di donne in Svizzera e in Germania. Ella insegnò alle donne di Gerusalemme come mungere le mucche, come coltivare verdura e fare il formaggio, in modo che, mentre le donne provvedevano al cibo, gli uomini potevano uscire per costruire lo Stato.

La Maisel fu pure fondatrice dell’Organizzazione Internazionale Sionista delle Donne (WIZO) assieme a Rivka Ziv, che ha anche creato quello che sarebbe stato chiamato Istituto di Scienza Weizman.

Merita di essere ricordata anche Esther Shapira, la prima insegnante d’asilo del Paese, la cui memoria è presente al Rishon Lezion Museum; meritano di essere ricordate, inoltre, le donne che, in una ditta clandestina, fabbricavano proiettili per la Guerra d’Indipendenza e il cui lavoro è conservato all’Ayalon Institute vicino a Rehovot …

Il Museo delle Donne Israeliane includerà anche un memoriale dedicato alle centinaia di soldatesse cadute durante il servizio militare, e Yael Nitzan spera persino di organizzare all’interno dell’edificio un corso per ufficiali donne.

Ad aiutare la storica nell’allestimento del museo, scegliendo le vicende di donne da illustrare, c’è Esther Carmel-Hakim, la principale esperta di storia femminile in Israele, che ha prodotto circa 45 film e 100 show televisivi in 25 anni e ha una cattedra alla Scuola Internazionale dell’Università di Haifa su questo tema. Ora la Carmel-Hakim auspica di diventare direttrice del museo.

Un’iniziativa sua e della collega è quella di “organizzare un convegno annuale sulle donne e vogliamo dare un premio. Solo il 10% del Premio Israele sono state donne, e ancora l’80% degli artisti israeliani sono donne”, ha spiegato. La sua ambizione è inoltre creare spazi per le donne israeliane anche in musei di altri Paesi, non solo in patria.

Tutto questo perché “non c’è niente come Israele nel mondo e niente come le donne israeliane”, ha dichiarato orgogliosamente Yael Nitzan.

Sarebbe possibile ospitare un loro museo anche in Italia oppure, visto che le donne straordinarie ci sono ovunque, fondare un museo che celebri le donne nella storia italiana?

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