Alcuni dei tanti successi della medicina israeliana

CuriositàAlcuni dei tanti successi della medicina israeliana

di Alessandra Boga

In altri articoli abbiamo illustrato come la medicina israeliana sia all’avanguardia. Un ulteriore progresso è segnato dai risultati di uno studio sull’ossitocina, un ormone naturale connesso all’affettività. Tale studio è stato effettuato sulle donne che soffrono di depressione post-partum e si è visto come esso protegge i bambini dagli effetti negativi dello stato depressivo della madre.
La ricerca è stata condotta dalla Bar Ilan University ed è stata presentata di recente a un convegno dell’ American College of Neuropsychopharmacology. Si è dimostrato che i bambini nati da madri depresse sono più a rischio di disordini mentali, ma questi possono essere ridotti a seconda di fattori genetici legati alle funzioni dell’ossitocina.
La prof. Ruth Feldman ha scoperto che i bambini esposti alla depressione materna durante il loro primo anno di vita hanno un rischio maggiore di incorrere nel disordine mentale a partire dai sei anni. Nel 60% dei casi bambini di questo tipo manifestano chiari segni di disordine mentale.
Questo gruppo di bambini, come le loro madri, mostrano gravi disfunzioni del sistema dell’ossitocina (nella saliva, variante ad alto rischio sul recettore dell’ossitocina). Al contrario, il 15% dei bambini nati da madre senza disordini mentali, mostrano disordini mentali dalle età di sei anni.
I ricercatori l’hanno appurato in una visita a domicilio a 155 madri quando il bambino aveva sei anni.
Ogni madre ha avuto disordini mentali all’epoca della nascita del bambino o quando questi aveva sei o nove mesi di età (i ricercatori hanno effettuato visite anche in quel periodo).
In particolare al 30% delle madri è stata diagnosticata la depressione entro il primo anno di vita del bambino. Parallelamente dimostravano disordine mentale e meno oxitocina nella saliva.
Comunque è stato rilevato un 40% di bambini nati da madri depresse, che non hanno problemi né di malattia mentale, né particolari problemi al sistema dell’ossitocina, né nei comportamenti sociali o affettivi.
Altro successo della medicina israeliana è stato l’essere riuscita a curare un orfano etiope che soffriva di una malattia congenita al cuore. Il suo salvataggio è dovuto al progetto internazionale umanitario con sede in Israele Save a Child’s Heart (SACH), che ha permesso al ragazzino, all’età di 12 anni quando ancora scroccava cibo per le  strade di Addis Abeba, di subire un intervento chirurgico presso Wolfson Medical Center ad Holon.
Oggi Yared Warde, quel ragazzino, ha 25 anni ed è direttore della Saint Yared School nella capitale etiope. Si occupa di debellare la povertà con l’educazione dei bambini più poveri e sfortunati della città. Due anni fa il giovane ha incontrato all’ospedale di Addis Abeba Tamru, un orfano del Nord dell’Etiopia che aveva disperatamente bisogno di un’operazione al cuore.
Yared si è subito attivato con la SACH. Ha assistito il bambino in Israele, dove Tamru ha subito un intervento a cuore aperto. Al ritorno in Etiopia Yared l’ha ospitato a casa propria e ha provveduto affinchè gli fossero date le cure necessarie.
Recentemente Yared Warde si è recato negli Stati Uniti per un master tutto pagato in favore dei bambini rimasti nel suo Paese. Ora è sposato e alla sua bambina ha dato il nome della defunta fondatrice della SACH, la dottoressa Amii Cohen, che l’ha operato tredici anni fa.
In Israele il giovane ha potuto incontrare bambini suoi connazionali, bambini provenienti dall’Angola, da Zanzibar, dall’Uganda, dalla Moldavia, dall’Autorità Nazionale Palestinese e dall’Iraq. Tutti bisognosi di un intervento al cuore. Yared ha raccontato loro la sua esperienza, li ha incoraggiati e ha potuto incontrare di nuovo i medici che l’avevano curato da ragazzino. 
 
 

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