5 Alberi a Villa Pamphili

Cronaca5 Alberi a Villa Pamphili

di Aldo Astrologo

Il Talmud, fonte di grande saggezza, insegna che: “Chi salva una vita salva un mondo intero” e chi salva una vita è considerato un “Giusto”. A celebrare le eroiche gesta di cinque di loro ci sono da qualche giorno altrettanti alberi nel grande giardino pubblico romano di Villa Pamphili.

Il sei marzo scorso, infatti, una cerimonia, organizzata dall’Associazione Gariwo e patrocinata dal Comune di Roma, ha visto la piantumazione di altrettanti alberi in ricordo di quanto fecero Etty Hillesum, Armin Wegner, Salvo D’Acquisto, Irena Sendler e Mohamed Naceur Ben Abdesslem.

Oltre al sindaco Virginia Raggi e al presidente di Gariwo, Gabriele Nissim, erano presenti il vicesindaco Luca Bergamo, gli assessori Laura Baldassarre e Pinuccia Montanari, il presidente della commissione Ambiente di Roma Capitale, Daniele Diaco, e la professoressa Anna Foà, nonché l’architetto Vitaliano Biondi.

L’evento, a cui hanno partecipato numerose scolaresche ben preparate dai loro insegnanti, è iniziato con un concerto della banda della polizia locale, seguito da alcuni discorsi sulle motivazioni alla base di questa iniziativa e sulle figure dei 5 Giusti: persone normali, nessun supereroe, che però hanno affrontato con grande coraggio le situazioni terribili in cui si sono trovate e hanno agito con coscienza, dimostrando che si può fare del bene e mostrare empatia verso il prossimo anche in condizioni estreme.

Vale la pena ricordare qui, l’esempio di M. Ben Abdellem, l’unico dei cinque “Giusti” ancora in vita e il suo intervento all’iniziativa. Guida degli italiani a Tunisi, egli portò in salvo i nostri connazionali, nascondendoli quando al Museo Bardo i terroristi dell’Isis attaccarono i turisti. A Villa Pamphili il suo intervento ha suscitato un lungo applauso, quando, commosso, si è detto molto onorato per l’albero piantato in suo nome, facendo notare che in patria non ha ricevuto altrettanta attenzione e invitando i presenti ad amarsi poiché l’umanità è una sola ed è necessario essere uniti.

Gabriele Nissim e altri hanno spiegato che il giardino dei giusti è a Gerusalemme e ricorda i non ebrei che hanno salvato gli ebrei a rischio della vita; per questo è logico che ci siano vari giardini per coloro che hanno agito da giusti, in tutto il mondo.

Speriamo che i ragazzi abbiano recepito e siano portatori presso i “grandi” sollecitandoli ad essere più "giusti".

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