CronacaIl negazionista che può ancora indottrinare gli studenti

di Alessandra Boga

 Aveva già fatto parlare di sé per le sue tesi negazioniste della Shoà il professore di italiano e storia Franco Damiani, oggi 60enne, e qualche giorno fa è “tornato alla carica”. Allora insegnava al Liceo “Andrea Gritti” di Mestre, mentre di recente era stato nominato presidente della commissione d’esame di maturità per le classi 5° A e 5° G del Liceo Curiel dell’Arcella (Padova).

I giorni scorsi l’insegnante aveva scritto sulla sua pagina di Facebook commenti al vetriolo (ora rimossi) sui colleghi dell’Istituto e sui loro metodi d’insegnamento riguardanti il genocidio nazista. Si era anche rivolto agli studenti, invitandoli a negare l’immane sterminio degli ebrei, di altre minoranze e degli oppositori politici durante la Seconda Guerra Mondiale. E sono proprio gli ebrei quelli presi di mira dal professore, quando scrive ad un allievo: “Puoi risparmiarti la fatica di scrivere lunghi elenchi di morti. Basta che tu me ne dica uno: un solo nome di giudeo gasato. Fornendomi le prove di quanto dici”.

Il docente, segnalato da genitori ed alunni, è stato privato della presidenza di commissione di maturità e trasferito in un’altra scuola, l’istituto Sartor a Montebelluna (VE). Ciò significa che continuerà ad insegnare. E’ stato già spostato più volte e si è pure “guadagnato” un’interrogazione parlamentare da parte di cinque deputati dell’Ulivo, ma ha ancora la possibilità di lavorare e inculcare nelle menti dei giovani le sue teorie revisioniste e pericolosamente antistoriche.

Ora la Cigl scuola di Venezia, la Cisl e il Comitato Genitori di Padova chiedono di impedire a Damiani di insegnare perché “in questo caso sono in dubbio le caratteristiche di equilibrio e indipendenza di pensiero proprie del ruolo educativo”; anche se, a onor del vero (e questo è un altro fatto preoccupante), “ i suoi studenti non si lamentano quasi mai di lui e spesso si sono schierati dalla sua parte”. Oltre a messaggi di condanna, infatti, gli sono arrivati perfino attestati di solidarietà da alcuni ex allievi ai quali ha sicuramente insegnato che la Shoà è una menzogna.

 

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