Un medico israeliano salva la vita di una donna iraniana e le minacce di Teheran ad Israele

CronacaUn medico israeliano salva la vita di una donna iraniana e le minacce di Teheran ad Israele

di Alessandra Boga

Un medico iraniano si è rivolto per un consiglio via e-mail ad un collega israeliano, Adi Weissbuch del Kaplan Medical Center, e quest’ultimo ha saputo prevenire le complicazioni che avrebbero messo a rischio la vita di una donna incinta proveniente proprio dalla Repubblica Islamica dell’Iran.


 

Adi Weissbuch, che esercita nell’unità delle gravidanze a rischio presso l’ospedale di Rehovot, è stato recentemente contattato d’urgenza da una dottoressa, identificatasi solo come “N.N.”, che lavora in un ospedale-università iraniano. Ella aveva letto un articolo del medico israeliano che affrontava il tema di una rara complicazione genetica della gravidanza e, vedendo in calce l’e-mail del collega, si è rivolta a lui per iscritto.


 

Secondo la legge islamica applicata in Iran l’aborto è proibito dopo la 18° settimana e la gestante che “N.N.” seguiva, era già entrata nella 16°. La dottoressa ha inviato una copia dei risultati di laboratorio a Weissbuch, chiedendogli un parere.


 

Il responso del medico israeliano (il quale non è nuovo a richieste d’ausilio ricevute via e-mail, ma, afferma, è la prima volta che ne riceve una dalla Repubblica Islamica) è stato che la paziente iraniana aveva poche probabilità di partorire un figlio sano e che, darlo alla luce, avrebbe messo a rischio la salute della donna. Quest’ultima, ha consigliato Weissbuch, avrebbe dovuto abortire immediatamente, se voleva salvarsi e così ha fatto.


 

Il dottore israeliano ha poi dichiarato: “Come medico mi prendo cura dei pazienti senza guardare la nazionalità, sesso o religione. Siamo moralmente impegnati a fornire le cure appropriate e a consigliare chiunque ne abbia bisogno. Per quanto mi riguarda, naturalmente, tutta la mia corrispondenza con la dottoressa iraniana riportava ‘Stato di Israele’ sotto il mio nome, ma lei non si è fatta dissuadere da questo fatto”.


 

Se umanamente e professionalmente gli iraniani possono dunque andare d’accordo con gli israeliani, la politica iraniana si muove nella direzione opposta.All’indomani della pubblicazione del rapporto dell’Aiea che parla di “indizi convergenti” sul fatto che Teheran si stia dotando della bomba atomica, il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha rilasciato ambigue dichiarazioni alla tv di Stato Shahr-e Kord: se da un lato ha affermato “non abbiamo bisogno dell’atomica”, dall’altro ha avvertito che il suo Paese “non arretrerà di un millimetro lungo la strada che ha intrapreso".


 

Il vice comandante delle forze armate iraniane ha reiterato le minacce all’esistenza dello Stato ebraico, in caso quest’ultimo attacchi la Repubblica Islamica: Israele verrà “distrutto” e la rappresaglia “non si limiterà al Medio Oriente”. Intervistato dall’emittente locale A-Ala, il generale di brigata Masoud Jazayeri ha affermato che basterà “un'azione anche minima di Israele contro l'Iran” e ha indicato Dimona, sede del programma nucleare israeliano, quale “bersaglio più accessibile” per Teheran.
 


 

L’unica vera democrazia del Medio Oriente considera a rischio la propria sopravvivenza e pochi giorni fa lo stesso presidente Shimon Peres ha dichiarato: “sempre più probabile” un attacco israeliano all’Iran.
 
 
 

2 commenti 

  • da Franco Mascolo -Milano Bisogna specializzarsi nella lotta all'antisemitismo di origine antico-cristiana, fatta propria all'antico Islam, e che si maschera sotto la forma dell'antisionismo in Occidente, mentre tra gli islamici l'antisemitismo è di origine religiosa sostituzionista (cioè l'islamico ritiene di essere il vero popolo eletto dalla divinità ad annunciare ai popoli la verità assoluta, e a ignorare gli altri monoteismi popolari, a cominciare da quello ebraico, simile in ciò alle chiese di qualche decennio fa, oggi riformate da una sostanziale autocritica filosemitica sia in campo cattolico che protestante)
  • da franco Mascolo la mia mail , avrei piacere di contatti, sono docente fuori ruolo bibliotecario all'ITSOS di Cernusco s/N, sono di origine apulo-campana e risiedo a Milano da 26 anni, saluti e buon lavoro

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