Morte di Shimon Peres, giubilo da Hamas e Hezbollah

AttualitàMorte di Shimon Peres, giubilo da Hamas e Hezbollah

di Alessandra Boga

Mentre in gran parte della terra si stanno spendendo parole di elogio nei confronti di Shimon Peres, scomparso a 93 anni nella notte tra martedì 27 e mercoledì 28 settembre a causa di un ictus, c’è chi  “non riesce” proprio a parlare di dispiacere ed anzi gioisce per la scomparsa di quest’uomo di pace: si tratta dei terroristi islamici di Hamas e Hezbollah.

Parlando all’Associated Press il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha dichiarato che “il popolo palestinese è molto felice della morte di Shimon Peres, un criminale che ha causato morte e versato sangue palestinese”. E poi ha aggiunto che “Shimon Peres era l’ultimo rimasto in vita di coloro che avevano fondato l’occupazione israeliana, la sua morte è la fine di una fase della storia di questa occupazione e l’inizio di una fase di debolezza della entità sionista”.

Da un gruppo estremista sunnita passiamo ad un gruppo estremista sciita, ma i sentimenti di ostilità per il Nobel per la Pace dopo gli Accordi di Oslo sono gli stessi. Gli Hezbollah libanesi, attraverso la loro TV, definiscono Peres “un criminale che sarà dimenticato perché il mondo sta meglio senza criminali” e tra i commenti si leggono espressioni come  “criminale di guerra” o auspici che con quello che è stato uno dei fondatori di Israele, muoia Israele stesso.

Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha detto pubblicamente che lo statista appena defunto era un “coraggioso partner per la pace” e ha inviato le proprie condoglianze alla famiglia Peres, ma dall’agenzia di stampa palestinese WAFA, sotto il diretto controllo della ANP, arrivano parole di segno opposto: in un articolo il politico israeliano viene definito “un uomo aggressivo”.

Insomma: Hamas e Hezbollah non si smentiscono mai.

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