Terremoto in Centro Italia, volontari israeliani nei paesi colpiti

AttualitàTerremoto in Centro Italia, volontari israeliani nei paesi colpiti

di Alessandra Boga

Israele è stato uno dei primi Paesi esteri ad offrire il proprio aiuto all’Italia dopo il devastante terremoto che ha colpito il centro della penisola nella notte tra il 24 ed 25 agosto causando finora 292 vittime a dieci dispersi. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha immediatamente telefonato all’omologo Matteo Renzi la mattina del  25 agosto, offrendosi di inviare alcune unità di soccorso nelle zone devastate dal sisma e ha augurato una “pronta guarigione” ai feriti.

Il nostro Paese ha rifiutato l’aiuto israeliano ed internazionale perché ritiene di potercela fare da sé, ma l’offerta rimane.

Anche il presidente dello Stato ebraico, Reuven Rivlin, ha telefonato all’omologo Sergio Mattarella per esprimergli la propria solidarietà a poche ore dal terremoto: “I nostri pensieri sono con voi e con il popolo italiano in questo momento molto difficile, mentre siete impegnati ad aiutare i feriti, dare rifugio a coloro che sono senza tetto, e pianificare la ricostruzione”.

Alle parole, 24 ore dopo il disastro, sono seguiti i fatti: non a livello statale, appunto, ma di ong. L’associazione umanitaria IsraAid  ha inviato ad Amatrice e in altre località italiane colpite una squadra specializzata, formata da una ventina di volontari impegnati nella costruzione di rifugi temporanei per gli sfollati, nella distribuzione di cibo ed altri generi di prima necessità, nella ricerca dei dispersi, fornendo supporto psicologico ai sopravvissuti.

Infine l’ambasciatore israeliano in Italia e a San Marino, Naor Gilon, ha donato il sangue nella postazione per il terremoto presso il centro trasfusionale dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma.

1 commento 

  • da RICCARDO PELLEGRINI Grazie Israele

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