Manifestazione anti-Assad a Londra, ragazzo di origine araba ringrazia Israele perché cura i siriani feriti

AttualitàManifestazione anti-Assad a Londra, ragazzo di origine araba ringrazia Israele perché cura i siriani feriti

di Alessandra Boga

Talvolta emergono piacevolmente figure di arabi che sostengono Israele. Questo è avvenuto per esempio nel corso di una manifestazione tenutasi domenica 1° giugno nella celebre piazza londinese di Trafalgar Square a favore della rivolta in Siria contro il regime di Bashar al-Assad (tra l’altro anti-israeliano e legato all’Iran); una manifestazione a cui hanno partecipato centinaia di persone, molte delle quali dai tratti sembravano avere origine araba.

Tra tutte spiccava un trentaduenne inglese di origine irachena ed ex musulmano, che portava con sé la bandiera israeliana e un cartello con la scritta: “Un grosso grazie a Israele perché aiuta i siriani feriti”. Orim Shimshon, questo è il nome del giovane, voleva vedere la reazione della gente, ha spiegato pubblicando su YouTube il video della propria partecipazione alla manifestazione. Reazione che in alcuni casi è stata positiva, in altri meno.

“Una piccola bandiera fa rumore!”, ha commentato lui sotto il video, che ha ricevuto 6.000 visualizzazioni in 24 ore.

Benché cresciuto nell’islam e mandato in una scuola islamica, Orim è da tempo attivo nel difendere lo Stato ebraico e, intervistato durante l’incontro anti-Assad, ha dichiarato: “Senti sempre notizie negative su Israele. E’ tempo di rendere pubblico come stanno andando veramente le cose lì e come centinaia di civili in Siria ricevano cure in Israele. Io l’ho fatto e ammetto che non tutti sono stati felici di sentirlo”.

Alcuni (tra cui un “rifugiato” palestinese in Inghilterra) gli hanno dato del razzista (“tipico”, sottolinea il giovane) e lo hanno accusato di essere “cresciuto alla scuola di Saddam Hussein” (ma quando mai il defunto dittatore iracheno si è schierato in difesa dello Stato ebraico? Anzi, chi non ricorda i missili scud sparati sui civili israeliani durante la prima guerra del Golfo?).

Tuttavia è soltanto la verità che team medici israeliani stiano segretamente curando moltissimi siriani feriti nella guerra civile iniziata tre anni fa. Più di mille civili: uomini, donne e bambini che spesso hanno avuto salva la vita grazie al “nemico numero 1” degli arabi e dei musulmani.

Forse questo giovane coraggioso “passerà un messaggio differente a tutti coloro che vedono Israele solo come un crudele e freddo conquistatore”, è il commento conclusivo di un servizio a lui dedicato dal tg sull’israeliano Channel 2.

“Siamo orgogliosi di te, figliolo”, sta scritto sotto il video, postato sul sito “Israellycool.com”.

Quella di Orim è una lezione non solo per il mondo arabo e islamico, ma anche per la vecchia Europa, in cui è ancora assai diffuso l’antisemitismo.

1 commento 

  • da Mara Marantonio Una notizia che non comparirà MAI sui...giornaloni

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