Cultura generaleUniversità di Torino, rinnovata la collaborazione con il Technion nonostante il boicottaggio
di Alessandra Boga
L’intesa tra l’ateneo del capoluogo piemontese e il celebre istituto di tecnologia e ricerca di Haifa scade ad aprile, ma il primo ha deciso di non aderire al boicottaggio anti-israeliano chiesto da alcuni studenti e docenti e la collaborazione all’insegna della ricerca scientifica e della cultura – iniziata nel 2014 con la visita di Gianmaria Ajani e Marco Gilli, rettori dell’Università di Torino, al Politecnico di Haifa – continuerà. Tanti e ambiziosi i progetti da mettere in pratica, alcuni dei quali sembrano fantascientifici, come quello che permetterà ai pomodori di crescere senz’acqua, in un terreno spesso soggetto alla siccità e ai cambiamenti climatici, ma anche uno che consenta la lotta ai tumori studiando i meccanismi molecolari nelle metastasi. Vi lavoreranno il dipartimento di Oncologia torinese con il professore Federico Bussolino – 20 anni fa vennero qui scoperto un sistema molecolare formato da proteine coinvolte nello sviluppo del sistema nervoso centrale – e la Facoltà di Medicina del Technion con la professoressa Danielle Neufeld.
Tutto ciò è possibile perché, come ha spiegato sul quotidiano torinese La Stampa Gianmaria Ajani, lo Statuto dell’ateneo cittadino “garantisce il rispetto del pluralismo e tutela il principio dell’indipendenza da ogni condizionamento religioso, ideologico, nonché politico o economico.
E il Codice etico della comunità universitaria, sottoscritto con le altre due Università piemontesi (Politecnico di Torino e Università del Piemonte Orientale) richiama alcuni importanti presupposti in tema di indipendenza, in particolare ricordando che «La promozione della scienza e della cultura nell’Università richiede la libertà della comunità scientifica che in essa opera»”. “Ed è altrettanto fondamentale” – prosegue Ajani – “che il trasferimento di conoscenze scientifiche e tecnologiche deve attuarsi nel pieno rispetto dell’indipendenza dell’istituzione nel suo complesso e della libertà dei singoli docenti, studenti, tecnici ed amministrativi.
Inoltre, le attività didattica e scientifica si svolgono nel rispetto della libertà della scienza e del suo insegnamento, garantite dalla Costituzione (art. 6 e 33), nonché dal principio dell’autonomia delle strutture di ricerca”. Dunque “la scienza è libera e libero ne è l’insegnamento“, mentre il “boicottaggio nega in radice tale libertà”, conclude il rettore dell’Università di Torino.
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