Cultura generaleI Rotoli del Mar Morto sono ora online
di Alessandra Boga
L’Autorità delle Antichità d’Israele (AAI) ha creato, in un’iniziativa congiunta con Google, la biblioteca on-line Leon Levy (dedicata al celebre filantropo ebreo americano) incentrata sulla scoperta dei “Rotoli del Mar Morto”, di cui fanno parte i celeberrimi “Rotoli di Qumran”, le più antiche copie della Bibbia ebraica rinvenuti tra il 1947 e il 1956 in 11 grotte situate nella zona del Wadi (letto del torrente) Qumran, proprio vicino al Mar Morto. Il ritrovamento avvenne casualmente grazie ad un pastore beduino in cerca di una pecora in fuga. Egli entrò in una cava e scoprì un vaso di terracotta contenente dei documenti di migliaia di anni addietro, preservati grazie al clima caldo e secco dell’area del Mar Morto.
L’ iniziativa dell’AAI di rendere note tali documenti d’inestimabile valore storico, ha luogo circa 11 anni dopo il completamento della loro pubblicazione, di cui si è occupata la stessa AAI.
La biblioteca on-line contiene più di 5000 (1000 nuove) scannerizzazioni di sezioni dei rotoli in ottime condizioni di conservazione. Ciò significa che tutti ora, possono finalmente avere accesso a questi importantissimi reperti. Il processo di documentazione è durato due anni e inizialmente questi testi erano a disposizione della NASA.
Ai visitatori saranno visibili proprio i frammenti della Bibbia ebraica (tranne il Libro di Esther) trovati a Qumran ed altri testi antichissimi (di 2000 anni fa, quando nacque il cristianesimo). Della Bibbia sono state trovate diverse versioni, nelle cave di Qumran, ed alcune sono identiche al Libro moderno, ha spiegato lo storico Zev Erlich.
Da dove provenivano tutti quei manoscritti? Si suppone che siano stati portati in quei luoghi da altri posti, ma perché? Tanti misteri circondano ancora i “Rotoli del Mar Morto”, tuttavia chi desidera può finalmente cominciare ad approcciarsi ad essi, senza doversi muovere da casa, visitando la biblioteca on-line creata dall’Autorità israeliana delle Antichità.
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