Stevie Wonder cede al ricatto delle ong filopalestinesi e annulla il concerto in favore di Israele

ArteStevie Wonder cede al ricatto delle ong filopalestinesi e annulla il concerto in favore di Israele

di Alessandra Boga

Come non detto. La settimana scorsa abbiamo annunciato festanti che il “Re del Soul”, Stevie Wonder, avrebbe partecipato al galà di beneficenza per l’esercito israeliano e per le famiglie dei caduti, che si tiene oggi, giovedì 6 Dicembre a Los Angeles, per iniziativa dell’Associazione no-profit Friends of the Israel Defense Forces ("Amici delle Forze di Difesa Israeliane").

Invece la celeberrima star afroamericana, 62 anni, ha cambiato idea, a quanto pare, convinto dagli appelli di numerose Ong, vista la situazione a Gaza e la ripresa delle recenti ostilità con Israele (a cui ha fatto notoriamente seguito la risoluzione dell’ONU di riconoscere lo “Stato di Palestina” come “Stato osservatore” all’Assemblea Generale con 138 su 193).
E' un peccato: sarebbe stato un vero atto di coraggio partecipare alla manifestazione, da parte di Wonder, il quale ha motivato la sua decisione con il fatto di essere “un cuore che ha sempre urlato per l’unità del mondo”. Ciò avrebbe dovuto essere un motivo in più per parteciparvi, visto che è Hamas (ma anche al-Fatah di Abu Mazen) a minare a questa unità e alla pace, volendo distruggere lo Stato ebraico (e nonostante ciò l’ONU è disposto a riconoscere lo Stato palestinese). Ma Stevie Wonder trova evidentemente incompatibile questo con l’essere “Messaggero di Pace 2009” e “contro la guerra, qualsiasi guerra dovunque si combatta”.
Comunque il cantante ha annunciato che farà una donazione ad associazioni che si occupano di bambini israeliani e palestinesi disabili.

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