Un'araba cattolica vincitrice del concorso

CuriositàUn'araba cattolica vincitrice del concorso "Miss Trans" in Israele

di Alessandra Boga

Per la prima volta si è tenuto quest’anno in Israele il concorso Miss Trans, nel quale appunto è stato eletto il transessuale più bello del Paese. Per di più la vincitrice è araba: una risposta agli estremismi da entrambe le parti – soprattutto araba – e alle accuse di apartheid mosse allo Stato ebraico da palestinesi e filo-palestinesi. La reginetta di bellezza transgender è stata incoronata la sera del 27 maggio a Tel Aviv: si chiama Ta’alin Abu Hanna, è nata a Nazareth 21 anni fa e di professione è cantante e ballerina classica e moderna. Cristiana cattolica la sua religione. A questo punto per Tailin si sono aperte le porte del concorso Miss Trans Star Internacional, in cui rappresenterà Israele a Barcellona il 17 settembre. Il nostro Paese merita di essere al top perché ha permesso a me, un’araba cristiana di Nazareth, di porre termine alla guerra tra la mia anima e il mio corpo; il nostro Paese è solo un Paese di pace”, ha sostenuto la reginetta.

Le finaliste alla gara erano 12, provenienti da tutto il Paese, del quale rappresentavano un “mosaico”, come hanno sintetizzato gli organizzatori dell’evento:  c’erano persino un’ebrea di famiglia haredi – termine che significa “pio”, ma viene generalmente tradotto in italiano come “ultra –ortodosso – e una danzatrice del ventre araba musulmana. Quest’ultima, Carolin Koury, 24 anni, ha dichiarato alla Reuters di sperare che il concorso mandi un messaggio alle comunità arabe di Israele, e a quelle all’estero, di accettazione dell’altro” – perchè come è noto, nel mondo arabo e islamico in generale, persone con una sessualità “diversa” devono pensare a salvare la pelle, non certo ai concorsi di bellezza – . A tal proposito Carolin ha raccontato un risvolto “clamoroso” che le ha permesso di partecipare alla kermesse: La polizia israeliana mi ha aiutato ad andare via di casa e, nonostante tutte le brutte situazioni, ce l’ho fatta, ho continuato ad avvicinarmi al mio sogno ed ora sono qui”.Questo concorso aprirà la porta per alcune persone”, ha concluso. Ma come già accennato, il gruppo piuttosto piccolo degli ultraortodossi è assai intollerante con gli omosessuali. Addirittura, un haredi di nome Yishai Schlissel  è sotto processo per aver ucciso a coltellate un’adolescente ebrea israeliana, Shira Banki, 16 anni, che nell’agosto scorso partecipava al Gay Pride 2015 svoltosi nella Città Santa di Gerusalemme con imponenti misure di sicurezza. Lo stesso uomo era uscito di prigione pochissimo tempo prima – tre settimane – poiché 11 anni fa aveva ferito tre persone alla stessa manifestazione sempre nella capitale israeliana: era stato condannato a 12 anni di reclusione, ma ne ha scontati 10. Dopo l’omicidio di Shira lo Stato ebraico ha avviato una serie di arresti preventivi nei confronti di integralisti ebrei.

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