Auguri ecumenici e alcune piccole curiosità

CuriositàAuguri ecumenici e alcune piccole curiosità

di AA. VV.

Per il mondo ebraico questa sera inizierà la ricorrenza di Purim. È la più gioiosa delle feste ebraiche che parte però dalla tragedia, sfiorata, rappresentata dal tentativo di Aman e dei suoi di annientare un intero popolo. Aman è sempre all'opera, in tante parti del mondo, Israele compresa (quotidianamente, anche se ai più pare non interessare). Ieri ne abbiamo avuto purtroppo un esempio a Bruxelles, ma la speranza in un mondo migliore, più pacifico e rispettoso non è mai morta. Tuttavia è necessario che l'Europa, gli Stati Uniti e tutti gli altri Paesi democratici e liberali si sveglino per ottenere nuovamente la sua sconfitta. Ecco perché, nonostante tutto, bisogna ricordare e festeggiare la disfatta di Aman. Purim sameach, buon Purim e buona Pasqua agli amici cristiani (la Pasqua ebraica arriverà, quest'anno, tra un mesetto).

 

Per questa Festività è tradizione preparare dei biscotti. Secondo l'uso sefardita e italiano in particolare, sono l'equivalente delle frappe o cenci o chiacchiere o bugie, come vengono definite in varie parti della nostra penisola. Secondo l'uso ashkenazita, invece, i biscotti di Purìm si chiamavano all’origine ‘involtini di semi di papavero’ o ‘mohntashen’ in Yiddish; da lì il salto involontario alla parola 'hamantashen', un piccolo errore di sintassi che ha causato un fraintendimento poiché questi biscotti non ricordano il malvagio Haman, ma il mohn, ovvero i semi di papavero in esso contenuti. In ebraico si chiamano oznei haman, le orecchie di haman.

Tuttavia, il vero motivo per il quale si mangiano questi biscotti è perchè essi sono un simbolo della natura del miracolo di Purìm. Infatti, leggendo la storia di Purìm si nota una serie di coincidenze che salvarono il popolo ebraico dall’annientamento. Non ci furono miracoli ovvi -nessun mare le cui acque si aprirono né piaghe - ma svariati colpi di scena e svolte che, visti come eventi separati, sembrano del tutto naturali. L’enorme miracolo diventa ovvio solamente alla fine della storia.

Gli ebrei trovano spesso un tipo di cibo che ha un retrogusto legato alla storia del proprio popolo. Nel caso delle orecchie di Haman, la forma del biscotto è solamente un semplice impasto mentre il vero gusto è nascosto al suo interno. Oltre alla superficie semplice, c’è il cuore del biscotto che è colmo di dolcezza. Le nostre vite sono molto simili, a volte sembra di essere trascinati da forze casuali, accadono eventi e cose che sembrano essere non ponderati da nessun criterio né direzione in questo universo freddo e rigido. Invece il sistema c’è, ma è nascosto, sotto alla superficie ci sono una mano dolce e un cuore coloroso che dirigono l’universo.

Capita raramente di vedere questa mano, e ciò accadde proprio durante Purìm: fu allora che si aprì uno squarcio nel guscio esterno della natura. Purìm ci ricorda che tutte quelle coincidenze non sono coincidenze né casualità. Siamo ancora nel mezzo della nostra storia ed è quindi difficile vedere il grande quadro completo. Ma alla fine vedremo che è tutto un grande orecchio di Haman.

 

0 commenti 

Inserisci un commento 

*Per inserire un commento devi specificare il tuo nome e cognome ed il testo del commento.
Non e' possibile inserire link a siti web o indirizzi e-mail. Qualsiasi tag HTML verra' rimosso dal sistema. Qualsiasi termine ritenuto non adatto rendera' impossibile l'invio del commento.