Una cospicua donazione salva il programma di pet-therapy della casa-famiglia Bet Elazraki di Natanya

CuriositàUna cospicua donazione salva il programma di pet-therapy della casa-famiglia Bet Elazraki di Natanya

di A cura di Alessandra Boga e AA.VV.

"Ogni bambino ha bisogno di una persona che creda in lui” (Rabbi Karlibach)

Jessie e Eve Orbach, madre e figlia ebree del New Jersey, con l’aiuto di Amy Baranes, un’immigrata locale proveniente da New York, hanno offerto una generosa donazione affinché la Bet Elazraki Children's Home di Netanya, che fornisce servizi di pet therapy all’infanzia svantaggiata, potesse continuare questa sua attività. L’istituto, infatti, aveva chiuso il “petting zoo” per problemi economici. Soddisfatti naturalmente Yehuda Cohen, che, con sua moglie Riki, è da 20 anni a capo della Bet Elazraki Children's Home.

Venerdì scorso la famiglia Orbach si è anche recata sul posto per la cerimonia di rilancio del programma e ha avuto modo di interagire con i bambini” ha raccontato Amy Baranes che lavora a tempo pieno nell’istituto e che sovraintende al progetto.

Amy si è laureata alla Yeshiva university, l'università ebraica di New York, ed è immigrata nel 1998 in Israele. Ha quindi recentemente completato i suoi studi in terapia assistita con gli animali e ha iniziato l’anno scorso uno stage proprio a Bet Elazraki che fu fondata nel 1969 con lo scopo, come dice il suo sito, “di aiutare i bambini in grave bisogno”. L’istituto iniziò la sua attività con 40 bambini e attualmente sono sei volte di più provenienti da tutta Israele.

Amy Baranes ha raccontato al giornale Haaretz di essersi appassionata alla pet-therapy quando vide i notevoli risultati velocemente ottenuti da una donna che arrivò tempo fa alla “casa per bambini” per spiegarne la tecnica.

Recentemente la Baranes ha sviluppato un programma di volontariato di cura con i cavalli frequentato da un bambino di 11 anni che si reca quotidianamente nel maneggio del Moshav Haniel.

Amy cura anche a casa sua, con la supervisione di un veterinario, alcuni animali presi in affitto da un negozio per portarli ogni settimana alle sessioni di terapia.

Ancora una volta si è sperimentato l’eccezionale valore del rapporto bambino-animale.

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