Quegli arabi che operano per la pace

CuriositàQuegli arabi che operano per la pace

di Alessandra Boga

Bambini della cittadina ebraica di Efrat e residenti del vicino villaggio palestinese di Jurat al-Shama (non nuovo ad accogliere anche iniziative internazionali per la pace in Medio Oriente) sono stati coinvolti in un’iniziativa per promuovere la coesistenza in Giudea (nota in Italia come “Cisgiordania”). A questo scopo, cosa c’è di meglio che piantare alberi insieme? L’evento ha avuto luogo durante la festività ebraica di Tu B’Shvat, il Capodanno degli alberi, festività durante la quale è consuetudine mangiare frutti d’albero associati dalla Torah alla terra di Israele. Frutti come uva, fichi, melograni, olive, datteri, mandorle, pistacchi, noci, agrumi, ma anche qualsiasi altro frutto d’albero, per simboleggiare l’attaccamento alla propria terra.

Ebbene, tempo fa è avvenuto che Abu Taleb, residente di Jurat al-Shama e proprietario di una fabbrica di lavorazione delle piante, ha dovuto cedere alle denunce di alcuni cittadini dell’insediamento ebraico, che si lamentavano per la polvere che proveniva dalla sua fabbrica, ed ha fatto erigere un muro di pietra.

Tuttavia l’idea non è piaciuta né agli israeliani, né ai palestinesi ed il sindaco di Efrat, Oded Ravivi, ha deciso di rimpiazzare il muro con una piccola foresta per bloccare la polvere. Abu Taleb ha accolto entusiasta la proposta e ha portato amici e operai per aiutare. Proprio durante il Capodanno ebraico degli alberi.

Il sindaco di Efrat ha ipotizzato che alcuni addetti alla sicurezza della città, potrebbero sorvegliare durante la notte la fabbrica di lavorazione delle piante di Abu Taleb, per mantenere un rapporto di buon vicinato.

Quest’iniziativa è decisamente una goccia nel mare, anzi nell’oceano, per pacificare arabi e israeliani, ma se non ci fossero le gocce, non ci sarebbero né mari, né oceani.

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