Giobbe al Teatro Eliseo

CronacaGiobbe al Teatro Eliseo

di Aldo Astrologo

Perché il male esiste? Se sì, è insito in D.o o nell'uomo? E, soprattutto, cosa si intende per "male"? Lo è una malattia, una disgrazia o quello che l'uomo infligge ad un suo simile? Queste sono alcune delle domande emerse dall'incontro tenutosi al Teatro Eliseo di Roma il 5 marzo scorso dal titolo: "Giobbe", durante il quale si sono confrontati il Cardinale Gianfranco Ravasi e il professor Salvatore Natoli, docente di filosofia presso la Cattolica di Milano, introdotti e moderati da Monica Maggioni, presidente della RAI.

Un dibattito molto interessante in cui, comprensibilmente, erano a confronto una visione religiosa (cattolica) - quella del Cardinale - e una laico-filosofica: secondo il primo, Giobbe afferma che continuerebbe a credere in D.o anche nel caso estremo in cui Egli lo uccidesse. Il professore, invece, ha sostenuto che D.o non risolve il problema del male, ma anzi lo complica. Sono gli uomini che lo devono combattere aiutandosi l'un con l'altro, poiché il male è dolore e il dolore fa parte della natura. Ci vuole quindi un salto di qualità, che mostri la luce della speranza, il che non necessariamente implica un ritorno alla fede. Questa è un'interpretazione, ma ce ne possono essere molte altre.

Come si può facilmente immaginare, dunque, non ci sono state conclusioni univoche e ognuno è rimasto con le proprie convinzioni, ma è stato molto stimolante ascoltare le diverse concezioni.

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