Israele, donazione per agricoltori ed allevatori italiani delle zone terremotate

CronacaIsraele, donazione per agricoltori ed allevatori italiani delle zone terremotate

di Alessandra Boga

La notizia, riportata dal giornale online l’Informale.eu, arriva da Coldiretti, che ha ricevuto un assegno dello Stato ebraico attraverso l’Ambasciatore israeliano in Italia Ofer Sachs. I destinatari sono gli agricoltori e gli allevatori del Centro Italia, le cui attività sono state danneggiate dalle scosse di terremoto dei mesi scorsi. Significativo che questo tipo di aiuto venga loro proprio da Israele, che storicamente deve molto in particolare all’agricoltura per la propria economia: “Siamo sinceramente grati per l’importante gesto di solidarietà che ci sostiene nell’impegno per la ripresa di aree a forte vocazione agricola” ha detto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, sottolineando che “si tratta di un gesto importante di amicizia e di incoraggiamento per le migliaia di agricoltori che non vogliono abbandonare il territorio nonostante le pesanti difficoltà che si continuano a vivere a nove mesi dal sisma”.

L’Intenzione di Israele di aiutare l’Italia era stata espressa da tempo dal primo ministro Benjamin Netanyahu, dopo le scosse sismiche avvenute alle fine di ottobre 2016 tra Marche e Umbria, e poi erano stati inviati dei soccorritori israeliani. Netanyahu aveva dichiarato: “Israele è sempre pronto ad aiutare gli amici italiani. Israele – aveva aggiunto – apprezza le espressioni forti e chiare che sono giunte dall’Italia su molte questioni importanti per il nostro Stato”. Queste dichiarazioni avevano seguito la terribile gaffe del viceministro per la Cooperazione Regionale Ayoub Kara che aveva definito il disastro nel Centro Italia “una punizione divina per il voto Unesco” del nostro Paese, il quale si era astenuto disconoscendo di fatto la realtà storica del rapporto di Israele con Gerusalemme. Il governo israeliano si era subito scusato, dissociandosi dalle parole di Kara, assicurando che esse “non rappresentano assolutamente la posizione dello Stato di Israele e del ministero degli Esteri”.

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