Professoressa antisemita in un liceo romano

CronacaProfessoressa antisemita in un liceo romano

di Alessandra Boga

Richiamo choc di una professoressa ad una studentessa ebrea del Liceo Artistico Caravillani di Roma, situato vicino a San Pietro: “Ad Auschwitz saresti stata più attenta” ha detto la docente alla ragazza.

L’alunna aveva un forte mal di testa e non riusciva a seguire la lezione, così è partita la frecciata antisemita.

Al che la ragazza è scoppiata a piangere. I compagni intervengono in sua difesa, dando della razzista alla prof., che però ha affermato gelidamente di non essere antisemita, ma che “nella scuola italiana non c'è più la disciplina di una volta" (una volta quando? Ai tempi del fascismo e delle leggi razziali quando i ragazzi ebrei non potevano stare nello stesso istituto con i compagni “ariani”?).

Poi ha insistito: "Ho detto quella frase per indicare un posto dove regnava l’ordine" (è stato questo per lei Auschwitz?) e l’ha ripetuto anche al presidente della Comunità Ebraica Riccardo Pacifici, al quale si sono rivolti i genitori della giovane. È partita un’inchiesta interna alla scuola: la docente rischiava 15 giorni di sospensione, ma poi si è ammalata e non se n’è fatto nulla. L’episodio risale allo scorso ottobre.

La preside, Anna Maria Trapani, dopo averle inviato una lettera di richiamo il 21 gennaio, ha difeso la professoressa di matematica (la cui lezione la ragazza offesa e i compagni volevano disertare), affermando che "Sì, la frase c'è stata ma mi pare importante che i ragazzi abbiano solidarizzato con la loro compagna e l'episodio è stato ben assorbito dalla scuola. La professoressa non voleva dire quel che le è uscito fuori dalla bocca e i ragazzi hanno interpretato senza filtri. Non voleva offendere nessuno, e infatti non è stata punita".

Nella giornata di giovedì 4 aprile, la classe della ragazza è stata ricevuta al Museo Ebraico da Riccardo Pacifici, il quale ha elogiato la reazione dei compagni della studentessa ebrea: “I compagni della ragazza sono i veri eroi. La loro capacità di non rimanere indifferenti è la migliore medicina per combattere ogni intolleranza. Il loro rimanere compatti accanto alla compagna, supportati da una preside eccellente che ha vissuto con orgoglio la presa di coscienza dei ragazzi". E ancora: “La cultura di questi ragazzi che sconfigge l'indifferenza credo che meriti di essere premiata come accade ogni 27 gennaio al Quirinale. Come Comunità ebraica ci faremo promotori di segnalare questo splendido episodio di altruismo alla Presidenza della Repubblica" (Fonte: Comunità Ebraica di Roma).

Intanto il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha chiesto una “relazione scritta” sull’accaduto e la preside del Liceo Caravillani si i è detta “del tutto disponibile” ad inviargliela direttamente.

Il ministro Profumo ha già avuto il merito di aver proposto un minuto di silenzio nelle scuole italiane per le vittime della strage nella scuola ebraica di Tolosa il 19 marzo dello scorso anno e ha promosso viaggi d’istruzione degli scolari ad Auschwitz.

 

 

 

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