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AttualitàIl "moderato" Mahmoud Abbas compiange i terroristi ed elogia i loro reati

di Alessandra Boga

Israele.net rende noto che il presidente dell?Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) quasi universalmente considerato un serio interlocutore di Israele, un ?moderato?, ha scritto una lettera di condoglianze alla famiglia dell?attentatore di Yehuda Glick, rabbino e attivista israelo-americano per il diritto agli ebrei di pregare al Monte del Tempio di Gerusalemme, affermando che colui che ha compiuto questo gesto ?salirà in cielo come un ?martire??.

?Con rabbia?, dice la missiva di Abu Mazen, ?abbiamo appreso la notizia del criminale assassinio commesso dai terroristi dell?esercito d?occupazione israeliano contro vostro figlio Mu?taz Ibrahim Khalil Hijazi, che andrà in paradiso come un martire che ha difeso i diritti del nostro popolo e dei suoi luoghi santi?. Hijazi, appartenente all?organizzazione del Jihad Islamico e detenuto per 11 anni in una prigione israeliana, è morto giovedì scorso in uno scontro a fuoco con la polizia che era andata ad arrestarlo.

La conferma della lettera del presidente dell?Anp è arrivata da un suo portavoce, che l?ha postata su Twitter. La notizia è stata data da Gal Berger, di Israel Radio. Stizzito il commento del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: ?Mentre noi stiamo cercando di calmare la situazione Abu Mazen manda lettere di sentite condoglianze per la morte di uno che ha cercato di perpetrare un vergognoso omicidio. E? giunta l?ora che la comunità internazionale lo condanni per quest?opera di istigazione all?odio?. Il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman ha aggiunto, sarcastico: ?Questo mostra che Abu Mazen è un partner, un partner per il terrore, un partner per i terroristi, un partner per gli assassini. Questa spregevole lettera sostiene apertamente il terrore ed incoraggia ulteriori omicidi?.

Glick è stato gravemente ferito all?uscita del Menachem Begin Heritage Center di Gerusalemme, dove aveva tenuto un discorso in favore del diritto agli ebrei di pregare al Monte del Tempio della capitale israeliana a fianco dei musulmani (che godono già di questo diritto).

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