Pensieri di pace

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di Aldo Astrologo

Di questi tempi si sente sempre più spesso parlare di pace quando ci sono invece vari focolai di guerra. Si rimane sconcertati da come il mondo, almeno quello occidentale, rimane sorpreso nel vedere i vari conflitti.. Abbiamo tensioni in Africa, Medio Oriente, Europa, il Papa dichiara che c'è una terza guerra mondiale spezzettata - ed ha ragione - e teme di vederla esplodere. Eppure bisogna cercare di vedere la situazione obiettivamente.
Alcuni avvenimenti hanno avuto l'effetto di far pensare e riflettere, vediamoli.
Prima della crisi di Gaza il Papa ha invitato a Roma il Presidente - ora ex - Peres ed Abu Mazen per una preghiera comune. Ha fatto questo perché non era riuscito, poco tempo prima, nel suo viaggio in Israele-Palestina a fare questo incontro.
Agli occhi dei due contendenti mediorientali era un atto dovuto per non dire di no al Pontefice ma era quanto di più "strano" poteva essere. Infatti per essere una preghiera per la pace avrebbe dovuto vedere come protagonisti i rispettivi rappresentanti religiosi e non i due presidenti, ma tant'è, tutto va bene per il messaggio mediatico. La conseguenza però è stata che per il mondo cristiano ed occidentale, la preghiera comune aveva un alto significato simbolico e per i media sembrava quasi che così si potesse risolvere o migliorare il conflitto, ma questo messaggio era rivolto alle "anime buone".
La verità è che non serve a nulla un episodio se non è seguito da fatti concreti; la successiva partita per la pace ha avuto l'effetto concreto di
aver ricevuto soldi in beneficienza.
Se Peres e Abu Mazen avessero concordato di costruire insieme, con operai arabi palestinesi e operai ebrei israeliani un ospedale in un confine comune issando le rispettive bandiere, forse qualcuno avrebbe potuto pensare: "vedi, si può coesistere".
Il problema dell' Occidente è che non può ragionare con i suoi metri di giudizio dove i metri di giudizio sono diversi,e se continuerà a farlo, riceverà cocenti delusioni.
Il Papa, spaventato dagli eccidi contro i cristiani e di altre minoranze, ha detto: "fermiamoli!" Sì, ma poi, per carità cristiana non ha detto come, e la
successiva spiegazione secondo cui dovrebbe essere compito dell'ONU è (mi si perdoni) ipocrita. Nei vari articoli di Famiglia Cristiana la difficoltà è evidente e solo alla fine di una intervista il nunzio Silvano Tomasi, a precisa domanda, "I bombardamenti USA servono?" risponde ...."Per quanto riguarda i bombardamenti, i primi risultati hanno portato beneficio."

Ritorna quindi il dubbio sulla guerra, giusta o ingiusta o, dico io, costretta.
Pro domo mea, per me questo è il caso di Israele. Chiaramente è anche il caso di altri avvenimenti.
Per concludere, voglio solo accennare alla guerra in Ucraina. Anche in questo caso è tutto in evoluzione, ma mi pare evidente che Putin si stia comportando come l'Hitler dei primi tempi. Spero vivamente di sbagliarmi, ma la storia dovrebbe insegnarci qualche cosa. In ogni caso lo sapremo presto.   
 

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