Lettera ad un amico non ebreo

AttualitàLettera ad un amico non ebreo

di Raffaele Pace

 Caro amico,

da quando è iniziato il bombardamento di razzi verso Israele non ti sei più fatto vivo. Forse, trattandosi di ebrei, il pericolo e la morte non fa notizia.

Poi quando Israele, stanca di subire lanci giornalieri di missili, anche un centinaio al giorno, ha iniziato a rispondere alle provocazioni, allora sei uscito fuori con accuse di uso “sproporzionato” della forza ed altre amenità varie.

Mi chiedi: hai visto il numero delle vittime? Noi siamo dalla parte dei più deboli e non è possibile che loro abbiano più di mille morti e voi solo 50… D’altra parte loro tirano semplici missili mentre voi bombardate la popolazione civile. Perché?

Allora cerco di spiegartelo, caro amico.

Israele è il Paese che, in percentuale alla popolazione, ha più aziende quotate al Nasdaq.

Israele è il Paese che, in percentuale alla popolazione, ha vinto più Premi Nobel.

Israele è il Paese che, in percentuale alla popolazione, ha più aziende start up al mondo.

Israele è il Paese che, negli ultimi trenta anni, ha portato l’inflazione dal 447% al 1,5%

Israele è il Paese che, negli ultimi trenta anni, ha portato le spese militari, in rapporto al PIL dal 20% al 5,5%.

Potrei continuare a snocciolare cifre che, per noi italiani, sembrano utopistiche; un Paese con soli otto milioni di abitanti, perennemente in guerra, se la passa meglio della settima potenza economica del mondo?

Il segreto è uno solo; Israele è un Paese volto al progresso, alla pace, al benessere dei suoi cittadini. Israele investe sulle proprie aziende e sulle proprie tecnologie. Crede allo sviluppo ed anche ad un futuro di pace, sempre che i Paesi circostanti glielo permettano. Si sono investiti soldi in armi difensive come l’Iron Dome che, se non ci fosse stato, avrebbe procurato molte più vittime civili di quelle palestinesi.

Questa è la differenza, caro amico. C’è chi soldi li investe per acquistare razzi da lanciare sulla popolazione civile, chi li investe per difendersi dai quei razzi!!

Un esercito che avvisa la popolazione prima di attaccare un posto dove sono presenti rampe di lancio di missili, che prima ancora manda sms a tutti gli abitanti e distribuisce volantini per anticipare l’attacco, cosa dovrebbe fare di più?

Dimmi, caro amico, se tu sapessi che nel luogo dove sei ci sarà un bombardamento, tu dove porteresti i tuoi figli? Probabilmente, anzi sicuramente, in salvo. Loro no!! Li portano sul posto, usandoli cinicamente come scudi umani. E come scudi umani trattano tutta la loro popolazione, compresa quella malata, visto che usano anche gli ospedali per lanciare missili. Ah, dimenticavo, poi sono bravissimi con le scuole, in particolare quelle dell’Onu. Le distruggono dando la colpa al nemico, salvo poi scoprire una realtà diversa.

Loro sono molto bravi a convincere te ed i tuoi amici che Israele è l’oppressore. E’ giusto che tu sappia, caro amico, che a Gaza Israele non opprime nessuno, semplicemente perché non c’è!! Non esiste un solo soldato israeliano dal 2005 quando la Striscia fu completamente ed unilateralmente, evacuata da Israele. Da allora non c’è più stato un solo soldato all’interno del territorio.

Certo, tu dirai, però per fermare questo massacro, bisogna mettersi ad un tavolo, trattare. Giusto, ma con chi? Con una organizzazione riconosciuta dall’Onu come terroristica? Terroristi che non sparano solo sul nemico israeliano, ma anche sui loro fratelli palestinesi dell’Olp, cosi come hanno fatto per prendere il potere a Gaza?

Quindi, mio caro amico, diciamocela tutta la verità; la tua non è voglia di giustizia, il tuo è un bieco pregiudizio antisemita. Per questo mi riempi le vetrine dei negozi di scritte, per questo usi tutti i mezzi informatici e la rete per mentire sapendo di mentire.

Per questo rimani in un assordante silenzio quando si tratta di condannare lo sterminio in atto in Siria e le persecuzioni ormai giornaliere verso i cristiani. Per questo non parli delle atrocità in Africa ed in tutte quelle parte del mondo che non hanno MAI meritato una tua discesa in campo al fianco di qualcuno. Ma dei palestinesi si, pur nella tua ignoranza. Sei un ignorante non perché io voglia offenderti, ma ignorante proprio perché del conflitto israelo – palestinese tu NON SAI NULLA!!

Ora perdonami ma il mio compito da EBREO è quello di piangere con i genitori di quei poveri ragazzi, morti per difendere la libertà del loro Paese. Qualcun altro i ragazzi li incita al martirio ed io piango anche per loro, poveri ragazzi palestinesi, che non sono liberi di scegliere perché oppressi e tirannizzati da una organizzazione terroristica dal nome Hamas.

Anzi, forse piango addirittura più per loro e lo sai perché? Loro non hanno un futuro in mano a quelle belve e il loro unico futuro… siamo noi!!! Se noi vinceremo questa battaglia, sconfiggeremo Hamas, E LO FAREMO!!, i primi a trarne giovamento saranno proprio i palestinesi. Coloro che il Padreterno ha destinato che debbano vivere accanto a noi. E noi vogliamo che questo accada subito. Hanno certamente diritto ad uno Stato, ma libero e democratico.

Quando questo accadrà quella terra meravigliosa, giustamente definita dalle tre religioni monoteiste “Terra Santa”, vivrà una stagione di pace e serenità.

Ciao, caro amico.

15 commenti 

  • da giorgio spizzichino nulla da eccepire meraviglioso complimenti
  • da Di Veroli. Cesare' Condivido ogni parola perché' è' la verità'.
  • da Gabriella Barbaro Nella lettera ho trovato tutto quello che pensavo , non sono ebrea e non ho molti amici , vorrei sicuramente averne ma da molto tempo cerco di difendere il mio spirito perché ogni qualvolta si parla d'Israele mi trovo sola nel difenderla . Non riesco più a sopportare tanta ignoranza , cattiveria e violenza. Sento comunque di essere parte di uno spirito perché ogni volta trovo riscontro in quello che Israele sta facendo ... Allora ho capito perché : io sono figlia di Francesco che arriva da Oria /Brindisi. Li un tempo c'era una comunità' ebraica e nell' antichità vivevano guerrieri contesi tra Impero Romano d'Oriente e d'Occidente... La magnanimità , la determinazione , la semplicità , la forza e la speranza creature alate che mi accomunano alla gente d'Israele .... Siamo imperfetti certamente ma abbiamo una voce terribile che non possiamo tacitare quella della coscienza.
  • da Sergio Della Rocca Non c' è un commento ! La lettera parla da sola! Ci sono solo i miei complimenti per la chiarezza e pacatezza dei toni nonostante il sangue ribolla!
  • da dina hassan Bellissima !!!!
    Una spiegazioni elementare, perfetta sotto tt i pu ti di
    Vista!!!! Ed ora chi nn vuole capire sentire .....nn c'è
    PEGGIO del sordo, muto , cieco !!!! Con tt il rispetto a coloro
    che ho citato .
    Auguro che presto ci sarà una pace Shalom x tutto il mondo
  • da Magda Santangelo Io non sono ebrea, ma sono un essere umano e in quanto tale non posso che appoggiare il contenuto della lettera di Raffaele Pace. Ma vorrei che sapesse che tanti amici di Israele da quando è incominciata questa tragedia, non sono spariti, non si sono nascosti dietro chiacchiere pseudo umanitarie e con determinazione continuano a difendere la vostra causa! Non per spirito umanitario o per una supposta lealtà verso amici fraterni, ma perché è giusto. È giusto piengere per i morti di questo conflitto, ma non facendo i coccodrilli, ma cercando di capire se è quando avremmo potuto fare qualcosa per impedire questa strage. Forse dovremmo semplicemente difendere il DIRITTO di Israele di esistere!
  • da Joe Mosseri - Livorno Italia approvo ogni singola parola del tuo msg.
    Un abbraccio
    Joe Mosseri
  • da Sergio DelMonte Non fa una piega. E' tutto vero e condivido
  • da Elsa Treves ringraziando il o gli autori di questa splendida lettera ne faccio mio il contenuto indirizzandola a tutti i cari "amici"che hanno ancora molto da imparare come tutti noi!!!!!
  • da Alessandro Razzi lo scritto si commenta da solo, Gesù disse agli apostoli "chi ha orecchie d'intendere intenda". D'altronde l'uomo esercita da sempre l'arte della ipocrisia e sia allea sempre con la malignità. Lasciamo ai ciechi e sordi d'intelletto vivere della propria ignoranza e pace all'anima loro. La verità viene sempre alla luce e spero che un giorno non troppo lontano il popolo d'Israele possa vivere in pace con il resto del mondo.
  • da Maurizio Ferrati Sono perfettamente d'accordo
  • da gerardo imbriano Come diceva Ben Gurion e' bello sentirsi Ebrei dentro, da anni il mio legame con Israele e' forte , ce' un pero' questo amore per Israele lo ho dovuto nascondere , perche' nella mia parte politica ce' un certo rigetto verso Israele.Dopo questo ennesimo conflitto sono uscito allo scoperto schierandomi senza se e senza ma con Israele.Adesso mi sento libero di questo peso non m'interessa cosa mi dicono ma libero.
    imbriano gerardo
  • da gerardo imbriano Come diceva Ben Gurion e' bello sentirsi Ebrei dentro, da anni il mio legame con Israele e' forte , ce' un pero' questo amore per Israele lo ho dovuto nascondere , perche' nella mia parte politica ce' un certo rigetto verso Israele.Dopo questo ennesimo conflitto sono uscito allo scoperto schierandomi senza se e senza ma con Israele.Adesso mi sento libero di questo peso non m'interessa cosa mi dicono ma libero.
    imbriano gerardo
  • da Gianfranco Liberati Leggo solo ora questa lettera di Raffaele Pace. Non sono ebreo, ma da sempre simpatizzo per Israele, oltre a contrastare quando posso, il diffuso antisemitismo che non muore mai.
    Tutto ciò grazie alla profonda amicizia che risale all'adolescenza, che mi lega a Sergio Del Monte, che vive periodicamente a Gerusalemme.
    Sinceramente, su questa ultima guerra avevo alcune perplessità, che non riuscivo a portare alla luce ma, dopo aver letto questa lettera, non posso che dichiararmi completamente d'accordo.
  • da Gianluca Malandra Salve, come molti che hanno commentato non sono ebreo. Le tante polemiche sul conflitto che riguarda Israele da prima della sua nascita mi hanno incuriosito e se da adolescente, in prima lettura, mi ero lasciato convincere di tanti luoghi comuni, un giorno mi trovai a Roma, in un corteo per la pace con dei miei amici. Ricordo che fummo assaliti da lanci di bottiglie da chi si riteneva "più pacifista di". Ricordo che nel raggiungere la metro, vidi prima un corteo con striscioni "palestina libera" e poi nella folla, una ragazza che mi sembrava spaventata, che si avvolgeva in una bandiera Israeliana. Quella figura tra la folla mi portò a riflettere... cosa c'era nel cuore di una ragazza che noi non riuscivamo a comprendere? Solo un sentimento nazionalista o risorgimentale? Non bastava, vedo tanti nazionalisti in giro, ma nessuno che rischierebbe mai avvolto in una bandiera come per proteggersi dal freddo, rischiando di essere linciato da una folla massimalista. Deve aver sentito freddo pensai... magari solo qualche minuto prima si sentiva parte di una comunità che chiedeva pace e l'attimo dopo sola in mezzo a gente ostile... Da quel momento in poi è salita in me una curiosità e l'istinto che da qualche parte, anche se non la vedevo, nella storia dello stato di Israele dovevano esistere ragioni nobili. Dopo aver scavato e smistato tanti materiali storici, ripercorrendo la storia ho capito che se da un lato potevano essere comprensibili alcuni risentimenti da parte araba, dall'altro chi ha lottato da subito con coerenza per costruire qualcosa siete stati voi. Poi basta, guerre, terrorismo farneticazioni ecc... ma quante generazioni vorranno sprecare ancora? Tutti i popoli hanno subito sconfitte e tragedie nzionali, ebrei in primis, ma sono sempre stati capaci di andare oltre.. loro sembrano volersi autocondannare ad un flagello che non finirà mai!!! PS: nell'esporre determinate ragioni, scoperte, letture sull'ebraismo e su israele perfino ad i miei amici più cari, ho notato reazioni esagerate di chiusura e respingimento, tipiche di chi è razzista... Addirittura hanno provato ad insultarmi e c'è chi mi ha tolto il saluto, solo per aver detto che probabilmente anche Israele ha guadagnato il diritto ad esistere... Sono abruzzese, di centrosinistra, membro di un grande partito italiano e figlio di sindacalista, famiglia cristiana e sono sconvolto per questa scoperta. Altra dolorosa scoperta è notare come questo tacito sentimento che va dalla freddezza all'insulto sprezzante lo si trova anche quando nella mia città si organizza un festival per la pace ed i popoli. Loro sono bravissimi, l'avanguardia di pacifismo e per l'integrazione, eppure credono alle tesi dei palestinesi senza (che promuovono i loro libri di boicottare l'economia israeliana) senza mai contraddittorio!!! Chi prova a discutere con questi intellettuali viene definito di parte!!! Come se io cristiano ed italiano fossi più di parte di un arabo palestinese che presenta un libro sulla nakba!!! Vi auguro tutto il bene e spero davvero che questa triste stagione venga superata al più presto!!!

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