Centro israeliano di empowerment ed aggregazione per donne musulmane, cristiane ed ebree

AttualitàCentro israeliano di empowerment ed aggregazione per donne musulmane, cristiane ed ebree

di Alessandra Boga

Sette anni fa, nell’omonima storica città israeliana, è nato il “Jaffa Bride of the Sea Women’s Community Center”, il centro “Sposa del mare”, istituito come luogo di aggregazione e di empowerment per donne musulmane di Jaffa (località che si affaccia proprio sul Mar Mediterraneo), alle quali poi si sono aggiunte donne cristiane ed ebree proprio allo scopo di promuovere il ruolo sociale e l’autonomia femminile locale. Sono più di 100 le partecipanti e la loro presidente e fondatrice è l’arabo-israeliana e musulmana Safa Younes (foto, ndr), 39 anni, ex giudice di sorveglianza.

Sentivo che mancava un luogo dove noi donne potessimo riunirci, conoscere i nostri diritti e imparare a far progredire la nostra comunità", ha detto Safa in un’intervista, consapevole della difficoltà che incontrano le donne musulmane ad emanciparsi. Perciò ha chiesto alla madre e ad alcune amiche se volessero contribuire alla sua iniziativa, a cui in seguito hanno aderito anche altre donne di fede islamica.

Poi si sono aggiunte donne appartenenti alle altre due religioni monoteistiche, il cristianesimo e l’ebraismo, facendo del centro anche un punto d’incontro e di dialogo interreligioso.

Tra i progetti di maggior successo avviati da queste donne c’è “Jaffa Dolls”, la creazione di bambole fatte a mano (con un ritmo di 100 al mese) che vengono poi vendute in tutto il territorio israeliano. Ora le “spose del mare” sperano di sbarcare nell’e-commerce.

Le loro attività comprendono anche corsi di contabilità, economia domestica, computer e lingua inglese.

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