Tunisia, recenti episodi antisemiti in cimiteri ebraici

AttualitàTunisia, recenti episodi antisemiti in cimiteri ebraici

di Alessandra Boga

Due volte in un solo mese, nella Tunisia già in balia di Fratelli musulmani e salafiti (come abbiamo visto anche in questi giorni con l’assassinio del leader dell’opposizione democratica Chokri Belaid) ai quali si oppongono strenuamente moderati e laici, si sono verificati due gravi atti antisemiti.

Il 23 gennaio più di 68 tombe ebraiche sono state profanate, secondo quanto ha affermato la stazione radio Tunisian Shems FM.

Il 4 febbraio, invece, degli individui non identificati hanno distrutto dieci pietre tombali a Kef, nella Tunisia occidentale. Lo ha rivelato il Tunisia News Network. Non ci sono più ebrei a Kef: l’ultimo ha lasciato la città nel 1984, ha detto l’avvocato ebreo Yves Kahi a Dreuz info, un sito francese. A seguito della profanazione del cimitero alcuni scheletri sono stati trovati fuori dalle tombe.

Negli ultimi mesi poi, molti ebrei sono stati vittime d’insulti, in particolare da parte di estremisti islamici. Inoltre eminenti religiosi hanno incitato a far sparire gli ebrei dalla Tunisia, ad ucciderli, a rendere le donne sterili … . Ci sono state associazioni liberali che hanno protestato, ma dal governo di Rachid Ghannouchi di Ennahda (Fratelli musulmani) non è arrivata nessuna condanna. E via di questo passo, come riporta su Informazionecorretta.com il commento “Antisemitismo in Tunisia?” di Zvi Mazel, ex ambasciatore in Egitto, Romania e Svezia, e membro del Jerusalem Center fo Public Affairs: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=47598.

In Tunisia ci sono 1.700 ebrei, soprattutto nella celeberrima località turistica di Jerba, ma un vero e proprio esodo è avvenuto anche dal “laico” Paese arabo a partire dal 1948, quando gli ebrei tunisini in patria erano 100.000.

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